MEMORABILIA

In questa pagina troveranno spazio tutte le foto degli oggetti più cari e  personali di Di Stefano che lo hanno accompagnato tutto il corso della Sua vita. Molti ne avranno memoria per averli visti in una delle sue numerose abitazioni. Altri ne avranno solo sentito parlare. La storia del Maestro non potrebbe esssere completa senza una visione di queste cose raccolte dalla Famiglia e destinate ad essere esposte, una volta che saranno riordinate, in questo museo virtuale.

Locandina del debutto nella Manon nel 1946

 

Locandina del film ” Canto per te ” girato con attori italiani famosi che ebbe un discreto successo di pubblico. Purtroppo la scelta di doppiare il Maestro non fu felice. Per il resto le romanze da Lui cantate ne fanno un pezzo unico nella storia della musica popolare italiana.

Testa in marmo Alexander Kossuth

Giuseppe Di Stefano in “I Pescatori di Perle”

Quadro di Arturo Toscanini con dedica a Giuseppe Di Stefano

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Lettera mandata dal maestro Arturo Toscanini in data 1951

Questa medaglia d’oro era una delle cose più care che il Maestro conservava. Gli era stata donata personalmente da Toscanini alla fine degli anni 40 e Lui la ha indossata tutti i giorni della Sua vita. Fu proprio per difenderla senza successo da una rapina che, in Kenya, il Maestro venne colpito brutalmente e ferito in modo irrecuperabile.

Quadro incorniciato di Giuseppe Verdi (crediamo sia andato perduto nell’incendio della Sua villa nel 2012)

Quadro di Guido Pajetta ( Monza 1898 – Milano 1987 ) del 1957 ispirato da una scultura che il Maestro milanese Giuseppe Maretto (Milano 1908 – Milano 1984 ) aveva dedicato al Maestro

Giuseppe Di Stefano e figli con il famoso quadro.

 

Maria Callas nello studio del Maestro con alle spalle il quadro di Pajetta.

Arlecchino di Giuseppe Maretto

Maria Di Stefano e Fontana di Maretto

Il Maestro Maretto,  amico di famiglia, fu autore di una grande fontana posizionata prima nella villa di Marina di Ravenna e poi nella villa di Milano (successivamente andata perduta).

Stampa dell’Opera House di Vienna che gli venne donata con tutte le firme dei componenti l’orchestra.

Foto di Maria Callas con dedica “A Pippo”

 

Foto della Callas che il tenore teneva sul suo pianoforte con dedica sulla cornice “To my one and only collegue”

Quadretto con incorniciato un tovagliolo sul quale Maria Callas ha fatto una caricatura di Giuseppe Di Stefano con dedica autografa.

Foto con dedica della famosa cantante degli anni 40 Bidou Sayao che il maestro ha sempre tenuto sul pianoforte in tutte le abitazioni che ha abitato.

Foto incorniciata con dedica di Ettore Bastianini

 

Di Stefano con Ettore Bastianini e autografo.

Manifesto teatrale originale del suo debutto teatrale in Manon 1946

 

L’Amico Fritz – Serata in onore di Giuseppe Di Stefano al teatro municipale di Reggio Emilia.

 

Locandina del Teatro alla Scala. La Boheme 1952

 

Locandina Giuseppe Di Stefano Faust al Teatro Nazionale Opera.

Usati per viaggiare negli anni 40 e 50 furono diversi i grandi bauli che lo hanno accompagnato per il mondo. All’epoca si viaggiava sopratutto in nave e contenevano, oltre a quello degli effetti personali, anche i costumi personali di scena. Questi bauli di Louis Vuitton furono personalmente acquistati negli Stati Uniti dal suo amico ed impresario il baritono Montesanto che glieli vendette a caro prezzo!!

 

Raro il Baule Louis Vuitton verticale che è tutto foderato in vera pelle



Coppia di Tavole in legno di un carretto siciliano dipinto a mano che illustrano le vicende di un cantastorie (in casa Di stefano per più di 60 anni vennero rubate dalla Sua villa in Brianza dopo il 2010). Furono il regalo di un ammiratore.

Libro in due pagine d’oro 24 K con incisi i manifesti ed i programmi delle prime opere cantate. Regalatogli dalla moglie Maria in occasione del decennale del debutto.


Orologi da polso Patek Philippe – Audemars Piquet  – Tiffany molto amati dal Maestro per il loro sottlissimo spessore. Sono molto rari.  Crediamo che siano tra le poche cose preziose che il Maestro abbia comprato personalmente.

Quadro del maestro siciliano Eligio Egitto (Messina 1933 – 2010), per lunghi anni amico di famiglia a Milano, nel tempo fece dono al Maestro di diversi quadri che raffigurano angoli diversi della sua amata Sicilia.